Perché il primo giornale quotidiano dell’Emilia Romagna si chiama Il Resto del Carlino ? Per saperlo, bisogna risalireall’ottocento. Nel 1885 a Firenze c’era un giornale di nome Il Resto del Sigaro che costava 2 centisemi ; un sigaro costava 8 centisemi ; per i venditori, era facile dire ai clienti : « Un sigaro più il giornale, fa 10 centisemi ! ». Cosi non dovevanodare il resto !
Perché il resto del carlino ? Il carlino era stato una monetadello Stato Pontificio fino al 1796. Pero, nell’ottocento,gli italiani continuarono a parlare del carlino per la moneta di 10 centisemi di lira.
Alla fine dell’ottocento, tre giornalisti di Bologna fondaronoun giornale in formato ridotto (19 cm per 29 cm, contrariamente al formato “lenzuolo”, più grande, della stampa dell’epoca). Lo chiamarono Il Resto del Carlino. In questo titolo c’era anche un’altra idea: “dire il resto del carlino” significava “fare i conti” con i potenti…
Tra il 1923 e il 1945, il giornale diventò di tendenza fascista , incluso il periodo della Repubblica Sociale Italiana(nazifascista) o Repubblica di Salò. Ecco il perché, nel dopoguerra, il nome del giornale cambiò,diventato Il Corriere dell’Emilia. Pero nel 1953, la testata torna ad essere Il Resto del Carlino. Oggi Il Resto del Carlino è il giornale simbolo di Bologna ed il primo quotidiano in Emilia-Romagna, nonché il settimo quotidiano più diffuso in Italia.
Martin Froelich
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